L’ASSESSORE AMBROSONE: “SU TROTTA BUS STRUMENTALIZZAZIONE POLITICO-ELETTORALE”.
L’assessore Ambrosone ha mistificato i fatti

"Sulla vicenda degli stipendi ai lavoratori dell'azienda Trotta Bus si è registrata solo una strumentalizzazione politico-elettorale. Se
qualcuno vuole fare campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori e di alcune sigle sindacali, ha sbagliato indirizzo, anche perché
dipendenti e sindacalisti sono fin troppo intelligenti per prestarsi a questi giochini", lo dice l'assessore ai Trasporti del Comune di
Benevento Luigi Ambrosone.
"Solitamente gli stipendi della Trotta vengono corrisposti il giorno venti di ogni mese. In coincidenza con le festività pasquali, la società
aveva provato ad anticipare i pagamenti ma ciò è stato impossibile per motivi tecnici dovuti agli istituti di credito, essendo il Venerdì
Santo una giornata prefestiva, gli stipendi sono stati regolarmente pagati il primo giorno utile dopo Pasqua (martedì 22 aprile), appena
le banche sono tornate operative", prosegue Ambrosone.
"Mi spiace che esistano partiti politici che mistificano la realtà per ragioni elettorali perdipiù con personaggi che quando erano
assessori regionali a una materia attinente e cruciale come il Lavoro hanno guardato inermi al fallimento dell'ex Amts, stesso discorso
vale per chi allora aveva ruoli nel Governo nazionale. Da loro nessuna lezione. Ricordo ai più che l'Amministrazione ha salvato il Tpl dal
fallimento, ha rinnovato l'intero parco automobilistico, ha riqualificato le risorse umane, ha implementato le corse urbane (per 200mila
chilometri) come mai prima traghettando il tpl alla prossima società unica regionale (Air) che ha vinto la gara d'appalto in condizioni di
sicurezza, di sviluppo e crescita", conclude Luigi Ambrosone.
L’assessore mastelliano, Luigi Ambrosone, ha denunciato una strumentalizzazione politico-elettorale posta in essere da chi ha fatto
rilevare che lo stipendio ai dipendenti della Trotta-Bus sia stato pagato non prima di Pasqua, ma due giorni dopo. L’assessore
Ambrosone, che prima di essere assessore è stato ed è (in distacco) un dipendente pubblico, come chi scrive (ora in pensione), sa bene
che quando il giorno di pagamento degli stipendi capita in un giorno festivo o prefestivo, in cui le banche sono chiuse, il pagamento
viene anticipato al giorno in cui le banche sono aperte.
Pertanto, se il venerdì (santo) 18 aprile le banche erano chiuse, il che non è vero, lo stipendio andava posto in pagamento il giorno 17
aprile, e non il 22 aprile, per consentire alle famiglie dei dipendenti della Trotta-bus di effettuare i necessari acquisti per la ricorrenza
delle feste pasquali. Avremmo voluto vedere cosa sarebbe successo, se a lui, non avendo altre risorse economiche, lo stipendio glielo
avessero pagato il 22 aprile!? Avrebbe dovuto certamente posticipare i festeggiamenti pasquali, a meno che non avesse trovato un
esercente che gli avesse fatto credito.
Infine, è stato stomachevole che lui abbia parlato ancora delle responsabilità del fallimento dell’AMTS (l’azienda pubblica di trasporto
locale). La responsabilità, e lui lo sa certamente, è riconducibile all’amministrazione D’Alessandro (2001-2006) che ha trasformato un
contratto di project financing, in cui l’AMTS non figurava come contraente, in contratto di appalto, in cui l’AMTS figurava come
committente, cioè come azienda che affida i lavori.
Dopo il fallimento, sentenziato, in primo grado, dal Tribunale di Benevento che ha provveduto subito a nominare tre liquidatori, c’è
stata una sentenza della Corte di Appello che ha annullato la sentenza di fallimento, una sentenza, quest’ultima, rispetto alla quale i
liquidatori, per non perdere il lavoro loro affidato e conservando l’incarico, hanno fatto ricorso in Cassazione.
Perché l’assessore Ambrosone non ha spiegato il motivo per cui il sindaco, in nome dell’Amministrazione, non si è costituito parte
civile dinanzi alla suprema Corte per difendere la sentenza di appello? Lo può sempre fare. I tempi non sono scaduti. Poi, di fronte alla
sentenza della Cassazione che conferma la sentenza di appello, c’è stato un altro ricorso dei liquidatori alla Cassazione, la quale, per
motivi che nessuno è riuscito a spiegarsi, o che forse ha capito molto bene, ha ribadito la sentenza di primo grado, quasi che l’AMTS
non fosse nelle condizioni di pagare la rimanenza del debito verso l’associazione temporanea di imprese. A questo punto, sorge
spontanea una domanda: Che c…o centra la persona che, in quel periodo, aveva responsabilità di governo? L’assessore Ambrosone,
infatti, non ha fornito una spiegazione in merito.
Giuseppe Di Gioia
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