E’ finita l’emergenza Covid-19 cancelliamo la normativa che penalizza i vignaioli
Un comunicato di Fiorenza Ceniccola, consigliere comunale di Guardia Sanframondi e segretaria provinciale di Forza Italia Giovani

“Il governo Conte per fronteggiare la pandemia provocata dal virus cinese decise di approvare il decreto Semplificazioni con il quale fu
sancita, in buona sostanza, la fine delle Doc e Docg.
In poche parole, con l’art.43 del succitato Decreto si decise che: “..in caso di dichiarazione di calamità naturali ovvero di adozione di
misure sanitarie o fitosanitarie, o altre cause di forza maggiore, viene consentito di imbottigliare un vino soggetto all’obbligo di cui
all’art.35, comma 2, lettera c), al di fuori della pertinente zona geografica delimitata”.
Per farla breve, significa che da 2 anni si possono imbottigliare i vini a Denominazione controllata in qualsiasi parte del nostro Paese
facendo un ulteriore passo in avanti nel distruggere vitigni che evocano tradizioni e qualità del nostro territorio e, nel contempo, si è creato
un pericoloso precedente per modificare il regime di etichettatura dei vini (attualmente governato dal regolamento CE n.607/2009) che la
Commissione Europea aveva già tentato di cambiare nel 2016 quando propose di assegnare “l’origine controllata” sulla base solo degli
uvaggi e non anche del territorio. In poche parole, il governo Conte invece di aiutare i vignaioli promuovendo la cosiddetta “agricoltura
contrattualizzata” decise di “penalizzare e svalutare” i territori vitati DOC con il pretesto del Covid.
Le tasche dei vignaioli sono sempre più vuote e le prospettive sono sempre più preoccupanti, pertanto, a mio avviso, è necessario
promuovere un’iniziativa parlamentare per cancellare e/o modificare l’art. 43 del decreto Semplificazioni entrato in vigore il 16 luglio 2020
che favorisce i “trafficanti” di vino e non serve a frenare la fuga dai campi che provoca conseguenze sempre più disastrose per il Paese.
Guardia S. 14 maggio 2022”.
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