TRE ISTITUZIONI, IL CONSERVATORIO, L’ACCADEMIA DI SANTA SOFIA E L’UNIVERSITA’ DEL SANNIO, FAVORISCONO, PER LA SECONDA VOLTA, IL RITORNO A BENEVENTO DEL GRANDE VIOLINISTA UTO UGHI
Il Teatro Comunale, dove si è svolto il concerto, era gremito

La forza della collaborazione tra tre importanti istituzioni di Benevento – il Conservatorio Statale “N. Sala”, l’Accademia di S. Sofia e
l’Università degli Studi del Sannio – ha reso possibile un evento straordinario: il ritorno del Maestro Uto Ughi in città. Un’occasione
speciale per gli amanti della musica, che hanno potuto assistere a un concerto indimenticabile.
Un ringraziamento particolare va al Direttore del Conservatorio, Maestro Giuseppe Ilario, e ai direttori artistici dell’Accademia di S. Sofia,
M° Filippo Zigante e M° Marcella Parziale, per aver reso possibile questa serata storica.
Musica e intelligenza artificiale: una riflessione
Prima del concerto, il Maestro Giuseppe Ilario ha tenuto una conferenza dal titolo “Dal Romanticismo all’Intelligenza Artificiale – La
Musica tra Emozione, Identità e Tecnologia”. Ha tracciato un viaggio dalla musica romantica, caratterizzata da emozione e identità
culturale, fino alle sfide poste dalla tecnologia moderna.
Ha evidenziato come l’intelligenza artificiale sia in grado di creare musica, ma ha anche sottolineato un rischio: la perdita dell’elemento
umano. La musica non è solo una combinazione di note, ma un’esperienza emotiva e identitaria che nessun algoritmo può replicare
completamente.
Un esempio emblematico? Immaginate una cena romantica con Chopin in sottofondo, e poi scoprire che il pianista è un robot: la magia
svanisce. La tecnologia può supportare la musica, ma non sostituire l’anima dell’artista.
Il concerto: un viaggio tra i grandi compositori
La serata è poi entrata nel vivo con la musica. L’Orchestra del Conservatorio di Benevento, diretta dal Maestro Maurizio Petrolo, ha
eseguito un programma di altissimo livello:
- “Palladio” di Karl Jenkins
- “Concerto in Mi minore per violino, archi e cembalo” di Antonio Vivaldi, detto “Il Favorito”
- “Preludio e Allegro in stile di Pugnani”, composto da Antonio Aiello e Fritz Kreisler – “Concerto in La minore BWV 1041” di J.S. Bach Il M°
Uto Ughi ha introdotto i brani con racconti affascinanti, come quello su Vivaldi, il quale, da sacerdote, interrompeva persino le funzioni
religiose per annotare le sue idee musicali, gesto che gli costò la sospensione a divinis.
Il Maestro Uto Ughi ha introdotto i brani con racconti affascinanti, come quello su Vivaldi, il quale, da sacerdote, interrompeva persino le
funzioni religiose per annotare le sue idee musicali, gesto che gli costò la sospensione a divinis. Al termine del concerto, il Maestro ha
elogiato l’Orchestra del Conservatorio, sottolineando l’eccellenza dei giovani musicisti. Ha poi concesso un bis speciale: il 24° Capriccio di
Paganini, composto quando il celebre violinista aveva solo 16 anni. Il pubblico, in piedi, ha tributato un lungo applauso, confermando
l’amore per la musica e per un grande interprete come Uto Ughi.
Una serata emozionante, che ha unito passato e futuro, tradizione e innovazione, lasciando nel cuore dei presenti la bellezza senza tempo
della musica.
Giuseppe Di Gioia
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