BOTTA E RISPOSTA TRA COSIMO LEPORE E FRANCESCO ZOINO. - Politica

BOTTA E RISPOSTA TRA COSIMO LEPORE E FRANCESCO ZOINO.

A proposito della presa di distanza dalla maggioranza mastelliana del consigliere comunale di
Benevento Francesco Farese, conseguente all’ingresso nel Pd di Gino Abbate, eletto consigliere
regionale, nel 2020, nella lista mastelliana di Noi Campani, si è innescata fra il segretario cittadino
del Pd, Francesco Zoino, e il segretario cittadino di Noi di Centro, Cosimo Lepore, una polemica che
merita attenzione anche da parte nostra con il dovuto commento.
Zoino, in una nota dell’8 gennaio, scrive:
“Non sta certo a me difendere Francesco Farese, che peraltro credo non ne abbia neppure granché
bisogno. Tuttavia mi incuriosisce l’analisi politica che l’amico Cosimo Lepore fa riguardo alla
vicenda che vedrebbe Farese “vicino al Pd non per motivazioni politiche”. E in particolare guardo con
curiosità alle profonde motivazioni “politiche” che hanno, invece, visto Lepore fare il percorso
(eventualmente) inverso. Perché deve essere folgorante, in effetti, candidarsi alle primarie per
guidare la coalizione contro Mastella e poi ritrovarsi coordinatore cittadino del movimento di
Mastella stesso”.
“Un processo a dir poco “cacofonico” quanto strambo”, prosegue Zoino nella sua nota. “Per carità,
c’è chi ha fatto di meglio, ma nel caso di Cosimo poi si assiste a qualcosa di ancor più singolare:
essere stato l’assessore al bilancio dell’amministrazione Pepe, e dunque aver messo la faccia e la
firma, soprattutto, sulle politiche economiche dell’amministrazione che ancora oggi si tira dietro le
critiche più feroci di Mastella. E dunque Lepore, che va analizzando la profondità delle motivazioni
altrui, oggi è coordinatore cittadino del Movimento che ha come cavallo di battaglia il disastro del
bilancio prodotto dal suo assessorato in città. Potrebbe spiegarci, allora, le ragioni che lo hanno
spinto ad abbracciare, incredibilmente, proprio chi è convinto che il suo operato da assessore sia
stato una sciagura per Benevento? Alla base di questo suo inspiegabile cambiamento, che tipo di
motivazioni ci sono? Di che natura? “Si evitino prediche e giustificazioni prive di fondamento”, dice
Cosimo nel suo intervento…io sono profondamente d’accordo con lui, però, non so a questo punto
se lui domani sarà d’accordo con se stesso”.
La risposta di Lepore non si fa attendere. Infatti, parlando di declino del Pd, scrive:
“Quando era nel partito di Di Pietro, Zoino era meno distratto. Da quando è diventato un semplice
esecutore dei diktat (!- ndr) di Del Basso De Caro, insieme al suo spirito critico sembra aver dismesso
anche l’attenzione e un po’ di acume. Non che sia tenuto a dare conto a Zoino delle mie scelte
politiche, tuttavia ricordo a tutti che ho sostenuto la candidatura del sindaco Mastella in occasione
delle ultime amministrative quando, insieme a tanti amici del PD candidati a sostegno di Mastella,
ho constatato il declino del partito locale, nel quale militavo sin dalla sua fondazione. Ma a Zoino
tutto questo sembra sfuggire”.
“In modo abbastanza elementare – aggiunge Lepore -, segnalo al segretario Zoino la
contraddizione in cui vive il suo PD: alleato in Regione di Mastella ed avversario a Benevento, solo
per volontà di De Caro. Al segretario cittadino non credo sfuggano temi tanto rilevanti, solo la poca
buona fede consente di non vederli e trattare d’altro. Invece, rispetto al quadro politico non credo
che il rappresentante del partito di De Caro, che addirittura si richiama al centrosinistra, possa
negare una circostanza clamorosa: se si è evitata nel capoluogo e nella provincia sannita una deriva
a destra, il merito è dell’aggregazione centrista del sindaco Mastella. Non certo del PD ridotto al
lumicino, nonostante la lungimirante gestione di Zoino in città e di Cacciano in provincia”.
“Purtroppo – conclude Lepore – c’è chi nel Pd, partito che conosco meglio e ben prima di Zoino,
preferirebbe la destra alla guida del Sannio pur di non dover convivere con colui che tante volte ha
sconfitto Del Basso De Caro. Mi chiedo su questo punto e su tutte le contraddizioni Zoino perché
non intervenga? Può esprimere un proprio parere? Su questi temi non l’abbiamo mai ascoltato o
letto, può rendere noto ciò che pensa? In tutta Italia, in ogni tempo, all’interno di qualsiasi partito,
sarebbero azzerati leader che avessero accumulato tante sconfitte come quelle che possono
annoverare i vertici del PD locale. Invece, a Benevento, all’epoca del PD di De Caro, c’è ben poco”.
Va rilevato che Lepore non risponde alle accuse di Zoino. Dice che non deve dar conto delle sue
scelte, ma intanto interviene in modo stizzito alle accuse di Zoino. Poi, ancora, Lepore parla di
declino del Pd, come se il partito di Mastella fosse in tumultuosa ascesa nel Paese, a meno che
Zoino non limita l’Italia alla dimensione territoriale della provincia di Benevento. L’ultimo partito di
Mastella, Noi di Centro, ha presentato sue liste alla politiche del 25 settembre 2022, eleggendo
(scusate l’ironia) nutriti gruppi parlamentari alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica,
proprio in conseguenza dell’ascesa del partito di Mastella, di cui parlavamo.
Ma anche se vogliamo ridurre l’Italia alle dimensioni territoriali della provincia di Benevento, dove
Mastella è ancora piuttosto forte, grazie alla politica clientelare, che mette in atto con grande e
unica bravura, non pare che l’ascesa di Noi di Centro sia in inarrestabile ascesa. Basti dire che alle
elezioni del Consiglio provinciale ha perduto un seggio rispetto alla precedente competizione,
svoltasi, allora come ora, con la ancora vigente legge Delrio, che prevede elezioni di secondo grado,
sia dei consiglieri che del Presidente della Provincia, elezioni cui sono chiamati a votare sindaci
consiglieri comunali, con voto ponderato, determinato dal peso demografico delle comunità che
costoro rappresentano. Ed è dimostrato che chi governa la città di Benevento vince sempre anche
le elezioni provinciali.
Questa volta, però, alle liste di Mastella, anche beneficiando dell’apporto notevole dei consiglieri
mastelliani del Comune di Benevento, non è andata bene, Il presidente mastelliano della Provincia,
Nino Lombardi, oltre al suo voto, ha bisogno del voto determinante di Alfonso Ciervo, rieletto nella
lista di Essere Democratici, presentata dagli espulsi del Pd, resisi responsabili di aver presentato,
alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre del 2021, una propria lista , in cui era candidato (e non rieletto)
anche Cosimo Lepore, nella coalizione che ha riconfermato Mastella nella carica di sindaco, con 787
voti in più del 50%. Per sconfiggerlo, sarebbe bastato che i Cinque Stelle avessero presentato una
propria lista. Ma Giuseppe Conte ha voluto dare una mano a Mastella.
Allora, avvocato Lepore, ci può spiegare meglio chi è in declino?
Francesco Zoino ha invece replicato, in modo molto efficace, agli attacchi inconcludenti di Lepore.
“Ohibò, non mi aspettavo mica una risposta tanto stizzita e nervosa dall’amico Cosimo
Lepore. E non me l’aspettavo soprattutto perché così rende una situazione già di per
sé singolare ancor più singolare: io difendo il suo operato di assessore al Bilancio
mentre lui di fatto continua a denigrarlo, facendo da segretario cittadino a chi dice
come un mantra che quell’attività è stata una sorta di piaga d’Egitto per Benevento”.
“A questo punto tanto vale che sia lo stesso Cosimo a chiarirlo, magari rispondendo a
domanda diretta visto che non l’ha fatto: ritiene di aver lavorato bene da assessore al
Bilancio? Ritiene che l’esperienza amministrativa che l’ha visto protagonista assoluto a
Palazzo Mosti sia stata positiva? E se sì come concilia le sue valutazioni positive con il
suo ruolo di rappresentante cittadino del partito di un sindaco che giudica apertamente
disastroso il suo lavoro sul bilancio e in generale quello dell’amministrazione di cui ha
fatto parte?”.
“Le mie riflessioni erano queste, ma Cosimo evidentemente si è arrabbiato, non
ha risposto, e questa volta sì, gliene devo dare atto, in pieno stile Mastella la butta
in caciara azzeccando tra loro vari concetti: il mio percorso politico, quello di Umberto
Del Basso De Caro, le regionali, le provinciali con Mastella che ha salvato il mondo
dall’avvento della destra ecc ecc.”.
“Concetti per la verità azzeccati pure maluccio: gli voglio ricordare che la lista del PD
è stata la più votata a Benevento in occasione delle comunali del 2021 così come la
prima lista della provincia alle regionali del 2020; della sua lista, invece, sembra non
ci siano più tracce, come dimostra il suo approdo e recente incarico in Ndc in
sostituzione del dimissionario Gianfranco Ucci, alla stregua del Sindaco di Paduli, oggi
presidente della medesima compagine; afferma che alla Regione Noi di Centro è nella
maggioranza che sostiene De Luca a differenza del Pd… non mi risulta, francamente,
anzi è esattamente l’opposto!”.
“Non c’è una coalizione di maggioranza a Palazzo Santa Lucia e con De Luca il
mio rapporto politico non esiste più”: questa dichiarazione non va attribuita a me, né
a Del Basso De Caro…ma è del Sindaco Mastella, rilasciata lo scorso Ottobre e non mi
risulta sia mai stata smentita…nel frattempo mi risulta che un consigliere regionale
eletto da Noi di Centro abbia preso le distanze da Mastella…distanze che mi risulta
fossero state prese già molto tempo fa anche dall’unico assessore
indicato dal Sindaco di Benevento. Dunque, non so davvero di quali alleanze
parli Cosimo, francamente, dal momento che oggi il suo partito non è rappresentato
nè consiglio nè in giunta. Credo che ad essere distratto non sia io!
“Anche sul fronte personale non mi pare ci sia molto da dire: sono stato
segretario provinciale e consigliere comunale dell’Italia dei Valori fino a quando tale
partito è esistito. Poi liberamente ho deciso di aderire al Partito Democratico, alla
stregua di tanti amministratori e dirigenti politici del mio ex partito in tutta Italia, la
“sorte” ha voluto proprio quando la commissione nazionale di garanzia del PD a lui
ha restituito tessera e quota di adesione per palesi violazioni statutarie
essendosi candidato contro la lista del PD alle elezioni comunali di Benevento del 2021
… ho cercato di operare sempre in maniera coerente e rivendico, semplicemente, tutto
il mio trascorso politico. Cosimo non fa altrettanto e il punto è tutto qua, non serviva
parlare di alleanze, provinciali, della capacità di Mastella di battere le destre e dividere
le acque, ma solo rispondere a una banalissima domanda: “Ritiene di essere stato un
bravo assessore al bilancio? Ritiene che l’amministrazione che lo ha visto protagonista,
da assessore, per dieci anni, abbia operato bene?”. Questo è tutto: ma se non vuole
rispondere non si arrabbi, che altrimenti perde lucidità”.

Giuseppe Di Gioia.



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