11 DICHIARAZIONE GIOVANNI CACCIANO, SEGRETARIO PROVINCIALE PARTITO DEMOCRATICO
Approvata l’autonomia differenziata: la destra consegna nelle mani di Salvini lo scalpo del Sud Italia

“Con il favore delle tenebre, la Camera ha varato la Legge sull’Autonomia Differenziata, la nuova porcata del senatore leghista Calderoli.
Frutto di un ignobile scambio tra i partiti di maggioranza che ha visto la Lega incassare lo ‘spacca Italia’, mentre Fratelli d’Italia e Forza
Italia sono prossimi a riscuotere i voti necessari per il Premierato e la Riforma della Giustizia.
L’Italia Unita fu una conquista storica di veri patrioti, i sedicenti tali l’hanno distrutta consegnando nelle mani di Salvini lo scalpo del
Meridione.
L’amarezza è il voto favorevole di quasi tutti i parlamentari di centro destra eletti al Sud, novelli ‘utili idioti’ al servizio dell’antico sogno
della Lega Nord. Non fanno purtroppo eccezione i due Sanniti, sen. Matera ed on. Rubano, anch'essi favorevoli e votanti.
Parafrasando il divin poeta, «più che la vergogna, poté la conservazione dello scranno». Ahi serva Italia!”.
Ma tutto discende, purtroppo, dalla modifica del tutolo V della Costituzione, voluta dai DS nel 2001, per dare più potere a: Emilioa-
Rognagna, Toscana, Umbria e Marche, regioni allora governate da loro. Chi scrive non ha mai votato, in sede di referendum, un modifica
alla Costituzione, perché la Carta voluta dall’Assemblea Costituente è stata scritta con il sangue dei partigiani.
Piero Calamandrei, nell’incontro con giovani di Milano il 26 gennaio del 1955, spiegò gli articolo più salienti e caratterizzanti della nostra
Costituzione, articoli “che dal punto di vista letterario non sono belli”. Ma, al termine del suo discorso, disse::
“Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro ogni articolo di questa costituzione, o giovani, voi dovete
vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia,
morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere
scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carte morta, questo è un testamento, un
testamento di centomila morti”.
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nei luoghi dove è nata la nostra costituzione”, ha ricordato Calamandrei, “andate nelle montagne
dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per
riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione”. (gdg)
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